IL MESSAGGERO DI STORIE DIMENTICATE di Franca Canero Medici
IL MESSAGGERO DI STORIE DIMENTICATE di Franca Canero Medici
IL MESSAGGERO DI STORIE DIMENTICATE
di Franca Canero Medici
Pagine di segni allineati fitti fitti come granelli di sabbia rappresentano lo spettacolo variopinto del mondo in una superficie sempre uguale e sempre diversa, come le dune spinte dal vento del deserto…
(Italo Calvino, Lezioni americane)
Tutto era cominciato così, con un abbandono e con il ritrovamento di qualcosa, non come un possesso, ma con l’inspiegabile gratuità di un dono .
In un racconto misterioso di storie che non finiscono, come miraggi del deserto, ritornano molti motivi dei miei precedenti romanzi, in una sorta di trilogia metaforica e a tratti poetica, ispirata al mio vecchio “bisogno di scrivere dritto su righe storte”, per dirla con una bella immagine ripresa da José Saramago. Ritornano le mie letture smisurate e contrarie e le tante “amate presenze”, più o meno svelate e nascoste, a partire dal messaggio poetico e visionario di Fabrizio De André; del quale ho raccolto un ricordo nell’immagine iniziale dei “piccoli mongoli”, che torneranno “dalle steppe dell’Asia paziente”, per continuare a segnare “come sempre hanno fatto la loro meta oltre l’orizzonte”, ripreso da un suo scritto pubblicato postumo, a cura della Fondazione De André.
Nel ricordo di un dialogo nascosto e silenzioso, che raccoglie nella dimensione imprevedibile del dono l’eco di tante voci disperse, vi è la pazienza inspiegabile di un figlio del deserto senza una regolare identità; il volo di una misteriosa ragazza che danza con la sabbia, perché anche i muti possano cantare; e l’attesa visionaria di un vecchio rematore, scrittore in fuga e suonatore dell’oceano. Sullo sfondo, si staglia Marsiglia, Porta d’Oriente, avventura, sogno, utopia; e la visione poetica che di questa città ci ha lasciato Jean-Claude Izzo nei suoi romanzi, come luogo di incontro e di accoglienza, anche nel rispetto del suo mito fondativo. È ancora un Mediterraneo di tante storie e di tante città, che dovrebbero darsi la mano, per far nascere come in un'antica fucina un metallo che non si consumi; che convive purtroppo con un Mediterraneo di morte e di ceneri senza nome mischiate tra loro, in un bisogno infinito e struggente di libertà. Sono allora soltanto “gli incidenti della fortuna” e gli “inciampi del vento” che permettono ai personaggi di incontrarsi, in una dimensione rarefatta e senza tempo; e di continuare a lottare, in un orizzonte che si confonde nell’incresparsi continuo di onde di sabbia che somigliano al mare, perché hanno dentro di loro il desiderio e la disperazione dell’infinito.
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ISBN
ISBN
9788855407946
Collana
Collana
Novelise
Dimensioni
Dimensioni
14,8x21
Pagine
Pagine
82
Data di Pubblicazione
Data di Pubblicazione
Edizione
Edizione
1
Genere
Genere
Narrativa Italiana
Soggetto
Soggetto
Narrativa