DE FOEMINARUM ET RERUM NATURA (Volume 4) di Fortunato Dello Russo

DE FOEMINARUM ET RERUM NATURA
VOLUME 4
LA TERRA PROMESSA
di Fortunato Dello Russo

De Grecis, giunto fortunosamente, ma sano e salvo a Seui, con l’incarico di insegnante di lettere nella scuola media locale, viene lasciato dalla corriera all’inizio del paese dove abborda la prima locanda che gli si presenta davanti. Comunica alla locandiera che deve restare solo qualche giorno in paese per sbrigare delle faccende scolastiche. Il giorno dopo esce dall’alberghetto e si avvia verso la scuola dove deve partecipare, quel giorno, alla riunione preliminare del collegio dei docenti per gli esami di riparazione degli alunni rimandati a settembre. Individuata la scuola, fatta la conoscenza di alcuni colleghi continentali, in particolare il siciliano Carmelo e il siciliano vicario della sezione staccata, Andrea, ma anche di una insegnante locale, Paoletta, fa cenno, nelle sue presentazioni di provenire da Bari, città pugliese dove c’era stata poco tempo prima una supposta epidemia di colera. Ciò crea preoccupazioni in tutti i colleghi ed anche nel personale direttivo della scuola che, attraverso varie manovre, consigli e provvedimenti profilattici, consiglia al nuovo venuto di tornare donde era venuto, dopo essersi prima sottoposto a una visita medica in sede. Tra bizzarre e spassose vicende mediche e burocratiche, De Grecis viene convinto a lasciare il suolo sardo. Il giorno dopo prende il treno per Cagliari e, quindi, la nave per Napoli. Durante il viaggio gli capitano per terra e per mare molte situazioni esilaranti durante le quali non smette di ‘fare filosofia della vita’, finché non giunge a Bari, stanco, disorientato ma contento per la sorpresa economica che l’amministrazione scolastica gli ha faticosamente riconosciuto: lo stipendio estivo. A casa sua, non l’aspettavano così presto, ma fu ugualmente accolto, rifocillato e messo a dormire.