BACI DI MARMO di Barbara Farci Delpero

BACI DI MARMO
di Barbara Farci Delpero

Certe persone sono maledette e vengono rincorse costantemente da un destino immeritato. Lo sa bene Sara, donna sarda e testarda, impavida e insoddisfatta, che dopo le sue cinquanta primavere, si vede costretta a fare i conti con la vita che inesorabilmente le scorre come sabbia fina tra le dita. Vive la sua esistenza in una terra meravigliosa quale è il Trentino, ma si ritrova a combattere con rimembranze dolorose e una ridda di sensi di colpa, veri o presunti, che la sua mente elabora quotidianamente. Al centro dei pensieri la sua famiglia, i Salis-Serpau, immersa in una Sardegna ancora arcaica, precisamente in un triangolino di terra nella parte Sud orientale dell’isola. Questa sua famiglia d’origine, umile e dedita esclusivamente alla pastorizia, costituita dai due capisaldi, i nonni Giuseppina (Giusy) e Nicola (Nico) stoici e infaticabili, vive in un territorio magico ma allo stesso tempo refrattario all’evoluzione in un’Italia che si evolve a ritmo vertiginoso, grazie al boom economico del secondo dopoguerra. Sara, donna in itinere, viaggia continuamente tra Trentino e Sardegna, inseguendo il filo delle sue emozioni in un percorso tutto italiano dove ricorda alcuni periodi del nostro bel continente. è in una costante e spasmodica ricerca di quella nonna “fotti che nuraghe”, forte come un nuraghe, e in questo suo percorso, lungo e doloroso, cerca un’eventuale quanto improbabile espiazione.