Paolino Antonio
La cucina per me è l’amore tramandato, quello attuale e quello che sarà. La mia passione nasce fin da piccolissimo: avevo 5 anni e ricordo i primi passi fatti nella cucina di casa. In realtà, il mio percorso inizia con una storia un po’ particolare: all’epoca venne a mancare mio padre, perciò mi trovavo spesso a casa da solo o con mia sorella, ma visto che a lei non piaceva molto cucinare e che mia mamma lavorava per poterci crescere, spesso mi capitava di scaldare le portate da lei preparate la sera prima. Così, dopo un iniziale periodo di “riscaldamento”, ecco che talento e passione esplodono in una corsa inarrestabile, condita con i sapori tipici della tradizione e con un pizzico di modernità, che diventa la chiave per leggere e rivisitare ogni ricetta. I piatti che più mi rappresentano sono sicuramente i dolci, nonostante io non sia un pasticcere. L’evoluzione che mi ha portato ad essere ciò che sono, però, mi ha permesso di riscoprire la tradizione locale e la cucina di mare, in particolare quella relativa alla Costiera amalfitana, per cui i piatti che mi rappresentano di più sono quelli a base di pesce: li trovo gustosi, semplici, essenziali, ma allo stesso tempo la loro componente particolare è molto vicina al mio modo di agire e di pensare nella vita. La mia cucina dev’essere semplice e genuina, deve unire tradizione e innovazione. La semplicità è l’arma vincente, ma dietro di essa devono sicuramente esserci conoscenze tecniche. A chi mi chiede qual è il vero segreto per una buona cucina rispondo che è proprio la pura semplicità, che oggi purtroppo tende a scomparire, in favore di una complessità che subisce un’evoluzione sempre più rapida e intensa.