Maran Giovanni
Sono nato a Tresigallo nel 1957, ma dopo poco la famiglia si trasferì nella vicina Ferrara, nel quartiere periferico di Quacchio. Lì ho trascorso la mia infanzia fino ai tredici anni, quando un ulteriore trasferimento dell’attività lavorativa di mio padre, montatore e manutentore di macchine per la lavorazione della canapa, ci ha portati nella cittadina di Cento, dove vivo tuttora. Qui ho ottenuto il diploma di ragioniere, vincendo subito un concorso per entrare nella locale Cassa di Risparmio, presso la quale ho prestato servizio per quarant’anni in diversi settori. La giovinezza trascorsa nell’ambito dell’oratorio, all’epoca particolarmente fiorente, mi ha portato a condividere e consolidare forti legami di amicizia, che ancora oggi continuano dopo cinquant’anni. Fin da ragazzino, autodidatta, suono la chitarra, che mi ha regalato tanti bellissimi momenti. Da oltre dieci anni poi, canto in un coro gospel, che esegue concerti per raccogliere fondi in favore di un progetto ospedaliero in Tanzania. Nel contesto dell’oratorio ho conosciuto e sposato Loretta, divenuta insegnante di Educazione Fisica, con la quale festeggiamo quest’anno quaranta anni di matrimonio. Da questo amore sono nati tre figli: Angela nel 1981, laureata in lingue straniere, che oggi lavora all’aeroporto di Bologna. Elena, nata nel 1987 e laureata in Arte, Musica e Spettacolo, che oggi vive e lavora a Londra come interior designer. Per ultimo Davide, nato nel 1992, laureato in Scienze e tecnologie erboristiche, che due anni fa ci ha lasciato tragicamente. Da questo grave lutto, ho cercato la forza di raccogliere quanto scritto in tutti questi anni per metterlo in questo libro. Dal prossimo agosto 2020, in isolamento da coronavirus, sarò definitivamente in pensione. Qualcuno disse che fino a diciott’anni tutti siamo poeti, ma chi continua dopo è pazzo. Forse è vero.