Ferro Galdino

È nato a Lodi nel 1955, trascorre una lunga vita lavorativa terminata a 63 anni, dopo 43 anni di lavoro, con la tanto desiderata pensione. Malgrado gli impegni di lavoro, non ha mai smesso di cercare di far sorridere il prossimo con battute, barzellette o aneddoti della propria vita. Impara a suonare la chitarra a quindici anni, in modo autodidatta, e suona negli anni settanta, in un paio di band senza risultati di livello. Compone una settantina di brani, apprezzati solo da amici e conoscenti, mai potuti proporre a personaggi di spicco. Negli ultimi anni, malgrado gli impegni di lavoro assorbissero molte delle risorse disponibili, scrive otto commedie, tutte con trame comiche e intriganti con finali a sorpresa, e cinque di queste vengono rappresentate in ambito locale, da una compagnia che egli stesso fonda, denominata “La banda Barbetta”. Le commedie sono visibili integralmente su Youtube, digitando il nome e cognome dell’autore. La pandemia interrompe le rappresentazioni e di fatto scioglie la compagnia, ma per non rimanere inattivo, scrive due libri stampati in proprio che si intitolano “Le mie due famiglie”, opera dove l’autore incontra i propri genitori ed i propri suoceri post mortem, per chiedere loro come se la passano, ed un libro per bambini/ragazzi, intitolato “L’architetto Goffredo Soletta”, composto da quattro episodi divertenti. Nel 2022 a causa del sopraggiungere di una malattia debilitante, deve interrompere temporaneamente di suonare la chitarra, ma con tenacia scova una chitarra costruita negli Stati Uniti, che gli permette di suonare di nuovo, usando un solo dito, e che ne documenta il funzionamento caricando un video dimostrativo su Youtube, anch’esso rintracciabile digitando il nome e cognome dell’autore. Contemporaneamente scrive “A modo mio, 50 poesie”, una raccolta di piacevoli rime su oggetti o cose che di vedono o usano tutti i giorni, ed è già pronto a stupirvi prossimamente con alti scritti inusuali.

Ha pubblicato con Susil Edizioni: