Danesi Mattia
Si distacca dall’alveo universitario descrivendolo come “sterile” e “servile”, soffocante gli anni migliori di una libera creatività intellettuale, per dedicarsi alla ricerca filosofico-critica autonomamente, intraprendendo per necessità diversi percorsi non consoni e fuorvianti da tale attività, che sempre lo riporteranno all’ovile. Scrive saggi e svariate raccolte poetiche, lungo un viaggio travagliato che lo vede un apolide dell’esistenza, sempre alla ricerca di soluzioni radicali. Con questa pubblicazione, forte e di rottura, decide di iniziare a rendere noti i suoi scritti.